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Schede Spettacoli

TEMA E TEMATICHE: La natura come principale e imprescindibile fonte di vita e ispirazione artistica, filosofica e tecnica.

12 e 19 novembre 2019 / 14 e 21 gennaio, 11 febbraio, 18 marzo e 1 aprile 2020 - Teatro Il Piccolo di Napoli

Compagnia teatrAzione

IL SEGRETO DI GAIA - Il Pianeta che respirava

con Igor Canto, Cristina Milito Pagliara, Cristina Recupito

testo e regia Cristina Recupito

immagini fotografiche Alfio Giannotti

 

Premessa

Possiamo aiutare la terra? Come no! Poche persone credono di avere qualche peso nell’aiutare la Terra a mantenersi verde e a diventare più vivibile. Quasi tutti pensano di non poter far niente. E QUI SI SBAGLIANO.

 

Note sullo spettacolo

In un articolo leggiamo: << Migliaia sono gli studenti di tutto il mondo coinvolti nel Fridays For Future, un movimento di protesta contro i cambiamenti climatici determinati dall’uomo, promosso e diffuso dalla studentessa svedese Greta Thunberg. Una protesta globale che tra gli slogan scritti sui cartelli “Ci siamo rotti i polmoni” vuole risposte reali: basta promesse! Siamo noi, i giovani, la generazione a cui avete chiesto di sopportare con pazienza, ma non c'è più pazienza, perché non c'è più tempo. Noi non ci fidiamo più degli adulti, è per questo che abbiamo preso in mano la nostra vita e siamo qui a dirvi che non vi crediamo più >>.

Ne “Il segreto di Gaia, il pianeta che respirava” una giovane giornalista Gaia Buonavita, conduce un’inchiesta sui cambiamenti climatici e ambientali che stanno sconvolgendo il Pianeta Terra. Decide di partecipare al Fridays For Future, ma il suo viaggio per raggiungere il luogo della manifestazione sarà ostacolato da un cattivissimo rappresentante di una multinazionale interessata solo al profitto economico e allo sfruttamento delle risorse del Pianeta Terra.

 

Percorso didattico

50 Cose da fare per aiutare la Terra, Laboratorio Salani Editore, (VB) 2007 ; Intorno al mondo in ecociclo, Editoriale Scienza srl, Trieste 2006;  Segreti da rivelare sull’ambiente, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Lussemburgo, 2003 ; Favole al telefono di Gianni Rodari , Einaudi Editore , Torino 1971;  

 

fascia d’età consigliata: 6 – 12 anni / durata: 60 minuti circa, a seguire incontro con la Compagnia

tecnica utilizzata: teatro d’attore, d’ombre e di figura con fasi interattive

Disponibilità: tutto l’anno

TEMA: presentazione del mondo come vasto palcoscenico; il gioco come crescita e sviluppo della consapevolezza attivati attraverso elementi fondamentali, ovvero la complicità, l’amicizia e gli affetti.

 

13 e 20 novembre 2019 / 15 e 20 gennaio, 12 febbraio, 31 marzo e 6 aprile 2020 - Teatro Il Piccolo di Napoli

Magazzini di Fine Millennio

MASCHERATA UNIVERSALE

da “La storia di tutte le storie” di GIANNI RODARI - regia Michele Monetta

con Igor Canto, Valeria Impagliazzo, Paola Maddalena, Maurizio Parlati, Cristina Recupito

scene e costumi Veronica Netti e Ennio Ecuba

musiche Antonello Paliotti

 

“Ho sempre creduto che il teatro deve nascere a teatro. Scrivere un testo teatrale non è come scrivere una favola. Le poche volte che ho preteso di poter usare il linguaggio del teatro scrivendo a tavolino, mi sono trovato malcontento. L'invito ad avere una parte nell'incontro fra il teatro e i bambini, organizzato dal Comune e dal Teatro Civico de La Spezia, mi ha dato l'occasione di lavorare in uno spazio teatrale fin dal primo momento del progetto. Per questo ho accettato nonostante l'obbligo di scrivere un copione in tempo brevissimo per me, che di solito lascio maturare le idee su cui lavoro anche per anni, tutto il tempo che richiedono. Da questo punto di vista posso dichiarare che “La storia di tutte le storie” non si può considerare un testo finito, ma piuttosto la materia prima per un testo teatrale. Un canovaccio per l'immaginazione dell'autore, che sarebbe bello poter lasciar maturare. Ma serviva immediatamente per completare l'esperimento. Esso potrà ora funzionare come canovaccio per l'immaginazione di un regista, di una compagnia teatrale o di un gruppo di ragazzi messi in grado di usarne liberamente”. Gianni Rodari

 

Prendendo subito a prestito il consiglio di Rodari, abbiamo messo mano a questo pirotecnico testo/canovaccio - “la storia di tutte le storie” - che lui ha scritto sul campo e potremmo dire in azione. Tutto come avveniva con i comici della Commedia dell’Arte che “scrivevano in piedi”, nel senso che sviluppavano i loro testi attraverso “parole-azioni”, in un

sapiente gioco di improvvisazioni da codificare e non come un componimento poetico a tavolino. Non è un caso che Rodari si sia trovato nello stesso stato di urgenza dei poeti-comici della Commedia dell’Arte che dovevano scrivere, provare, improvvisare e fissare lazzi, scene, schermaglie e tirate in un tempo limitato e senza perdere di qualità ed efficacia.

A partire da tutte le preziose trovate del testo, il nostro compito è quello di lanciare come biglie impazzite e dinamiche, queste maschere appassionate ed appassionanti in una “piazza universale”- per citare il testo cinquecentesco di Garzoni su tutti i mestieri del mondo compreso quello dei comici - dove le emozioni, i desideri, i dialetti, le idee e gli stati d’animo hanno il colore e la varietà dei costumi di Arlecchino, Pulcinella, Colombina, Balanzone…

Lo spettacolo si presenta come un viaggio supportato dalla continua scoperta, dal senso della meraviglia e del gioco, tutti fattori fondamentali nella vita di chiunque e in particolare nello sviluppo e nella crescita di un bambino, proprio come un vero e proprio allenamento all’immaginazione.

I punti fondamentali del testo e della messinscena sono i seguenti: la nascita; la scoperta; i desideri; la complicità; il viaggio; l’incognito; i dubbi e le domande; l’amicizia e gli affetti…

 

Note biografiche su Gianni Rodari.

Gianni Rodari nasce il 23 ottobre 1920 a Omegna sul Lago d’Orta in cui i genitori originari della Val Cuvia nel Varesotto si trasferiscono per lavoro.

Bambino con una corporatura minuta e un carattere timido Gianni frequenta ad Omegna le prime quattro classi delle scuole elementari, mentre la quinta la frequenta a Gavirate, paese natale della madre, dove la famiglia si trasferisce alla morte del padre nel 1930.

Come tanti ragazzi senza troppe possibilità economiche, l'unica strada per proseguire gli studi era il seminario ed il piccolo Gianni Rodari frequenta il ginnasio del seminario di Seveso, con ottimi risultati, ma durante il terzo anno si trasferisce a Varese per continuare gli studi alle magistrali ed anticipando gli esami riesce a conseguire il Diploma  Magistrale a soli 17 anni.

Rodari, militante nell'Azione Cattolica dal 1935, pubblica i suoi primi lavori letterari, otto racconti, sul settimanale cattolico "L'azione giovanile" e collabora con "Luce" fino al 1937 quando i suoi legami con l'ambiente cattolico si affievoliscono.

Intellettualmente molto curioso ed attivo, Gianni Rodari legge molto e di tutto, approfondendo il pensiero di Novalis, Nietzsche, Schopenhauer, Lenin, Stalin e Trotzkij.

Nel 1939 si iscrive all’Università Cattolica di Milano, alla facoltà di lingue che abbandonerà per l'insegnamento, quando nel 1941 vince il concorso per Maestro ed incomincia ad insegnare ad Uboldo come supplente.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, non viene arruolato, ma subisce il lutto della morte di due cari amici mentre il fratello Cesare nel settembre del 1943 viene internato in un campo di concentramento in Germania.

A fianco dell'attività giornalistica Rodari sviluppa la sua passione per la letteratura e la poesia per l'infanzia, maggiormente motivata e collaudata dal 1957 quando diventa papà di Paola.

Nel 1959 ingaggiato dalla nuova casa editrice Einaudi pubblica "Filastrocca in cielo ed in terra", ma negli anni precedenti aveva già pubblicato "Il libro delle filastrocche" e "Romanzo di Cipollino".

Finalmente il nome di Gianni Rodari è conosciuto dal grande pubblico e, grazie alla collaborazione a "La via migliore" ed a "I quindici" raggiunge la tranquillità economica.

I libri di Rodari sono capolavori di pedagogia e didattica che hanno per oggetto il rapporto tra adulto e bambino. Attraverso le sue favole moderne lo scrittore ripropone e rinnova questo genere letterario adeguandolo ai tempi, contribuendo al rinnovamento della letteratura per l’infanzia con una vasta produzione percorsa da una vena di intelligente comicità, dando spazio ai temi della vita d’oggi e sostituendo il tradizionale favolismo magico con personaggi e situazioni surreali.

Nel 1970 Gianni Rodari vince il premio Andersen, il più importante concorso internazionale per la letteratura dell’infanzia che lo fa conoscere anche all'estero.

Gli ultimi dieci anni della sua vita sono completamente dedicati a collaborazioni con case editrici che si occupano di bambini ed alla produzione di poesie, fiabe e filastrocche fino alla morte avvenuta il 14 aprile del 1980.

 

fascia d’età consigliata: 4 - 10 anni

durata: 60 minuti, a seguire incontro con la Compagnia

tecnica utilizzata: commedia dell’arte, sagome, ombre, maschere, burattini e fasi interattive

TEMA E TEMATICHE: Il pericolo; letteratura di una nuova mitologia del Novecento; l’intrigo e l’eroico al limite del paradosso.

 

25 novembre 2019 / 12 marzo 2020 - Teatro Acacia di Napoli

26 e 27 novembre 2019 / 9 – 10 e 11 marzo 2020 - Teatro Il Piccolo di Napoli

Compagnia Magazzini di Fine Millennio e Blah Blah Blah English Theatre

THE NAME IS BOND... JAMES BOND

SPETTACOLO IN LINGUA INGLESE

adattato, interpretato e diretto da Clair Rogers e Aidan Mc Cann

                             

La Compagnia ha intrapreso con entusiasmo una nuova sfida nella missione che ha già portato sul palcoscenico tanti classici della letteratura Inglese: presentare per le scuole italiane, la versione teatrale delle avventure di James Bond… “Licenza di uccidere”, “Dalla Russia con amore”, “Una cascata di diamanti”, “Goldfinger”. Li conosciamo e li amiamo tutti.

Ma un momento... che c’entra la letteratura Inglese? C’entra e come! Il personaggio di James Bond è stato creato dall’autore Inglese Ian Fleming. Tutti i dodici romanzi con Bond protagonista sono diventati popolarissimi film per il cinema e Fleming è considerato un vero maestro del racconto di spionaggio.

Clair e Aidan rendono il loro ammirato omaggio alla serie di Bond, rimescolandone tutti gli  ingredienti preferiti dal pubblico: l’incontro con il capo dei servizi segreti M nel quartier generale di Londra! La missione per recuperare una pericolosissima partita di uranio sottratta ad un reattore nucleare! Località esotiche! Donne affascinanti ed elegantissime! Le terribili torture inflitte dal malvagio Dr Blofeld e dal suo perfido assistente Oddjob!

Bond scopre che è stato proprio Blofeld a rubare l’uranio per portare a compimento i suoi piani sciagurati, malefici e completamente folli. Ma per il momento siamo costretti a mantenere il segreto!

Unitevi a noi per questa nuovissima avventura di Bond e lo scoprirete da soli.

Un segretissimo pacchetto didattico con esercizi ed attività da svolgere in classe è disponibile su richiesta (Vi promettiamo che non si auto-disintegrerà).

 

Clair Rogers e Aidan Mc Cann propongono spettacoli interattivi e divertenti, un’esperienza di apprendimento “dal vivo”, in cui gli studenti entrano in contatto con l’inglese così com’è veramente parlato, con l’incentivo di assistere ad un evento teatrale originale e stimolante.

Gli spettacoli sono adatti a tutte le età dai 7 ai 18 anni. Il contenuto linguistico viene variato in base all’età degli spettatori. Gli spettacoli messi in scena negli ultimi anni sono il frutto della lunga esperienza teatrale di Clair e Aidan, due attori britannici che hanno girato la Gran Bretagna, l’Irlanda e tanti altri paesi in lungo e in largo prima di stabilirsi in Italia.

Lo stile comico-clownesco degli attori e la presentazione di tipo interattivo offrono l’opportunità di godere di una proposta teatrale originale e di un autentico inglese parlato accessibile anche al pubblico dei giovanissimi.

                             

fascia d’età consigliata: 8 – 18 anni  

durata: 60 minuti circa, a seguire incontro con la Compagnia

tecnica utilizzata: teatro d’attore e fasi interattive

TEMA E TEMATICHE: la rivoluzione delle abitudini per la riconquista necessaria di “ora e qui” e dei rapporti umani.

 

11 – 12 – 13 – 17 - 18 – 19 dicembre 2019 - Teatro Acacia di Napoli

Compagnia Magazzini di Fine Millennio / Mind the Gap - la compagnia del musical

SHAKE UP CHRISTMAS - Risveglia la felicità

Il nuovissimo musical del Natale

scritto e diretto da Fabrizio Miano

direzione vocale Grazia Ricciardi - coreografie Giuliana Miano

con Francesco Ferrante, Simona Buono, Davide D’Angella, Fabiana Russo, Sveva Simeone

Aiuto regia Lorenza Sala - Aiuto coreografo Annamaria Astarita

 

Durante la notte mamma Clotilde e papà Leonardo fanno sparire tutti gli smartphone, i tablet e i pc dalla casa. L’obiettivo? Tenere i loro figli, per un’intera settimana, lontani dalla tecnologia per riscoprire il significato e l’importanza dello “stare insieme”. E quale momento migliore per fare questo esperimento se non a Natale…? La festa dello stare insieme per eccellenza? I ragazzi supereranno la prova? Resisteranno tutta la settimana lontani da chat e social? E soprattutto avranno imparato qualcosa?

Cinque attori – cantanti – ballerini canteranno e danzeranno sulle note delle più famose canzoni natalizie, per raccontare una storia moderna, allegra, divertente e allo stesso tempo carica di quei valori tradizionali che rendono il Natale la festa più cara al cuore di grandi e bambini.

 

ll teatro nasce come forma interattiva di linguaggi diversi: verbale, non verbale, mimico, gestuale, iconico, musicale. Tra tutti i generi teatrali il musical è senza dubbio quello in cui tutte queste diverse forme espressive raggiungono il punto ideale di fusione restituendo al pubblico un’esperienza complessa, emozionante e soprattutto viva! Gli artisti di musical vengono infatti chiamati “performers”, termine inglese che racchiude in se l’essenza stessa del teatro… ”to perform”   significa infatti eseguire, realizzare. L’esecuzione di brani musicali da parte di artisti che sono in grado al tempo stesso di danzare, interpretare e compiere acrobazie, i ritmi sferzanti della recitazione e la scintillante confezione di luci, scene e costumi sono la chiave vincente di un tipo di spettacolo capace di coinvolgere il pubblico, soprattutto il giovane pubblico, in modo totale ed unico.

Il musical può essere dunque un validissimo strumento di comunicazione su tematiche sociali molto importanti: l'obiettivo è quello di stimolare, informare e incuriosire i ragazzi su problematiche, momenti storici, fatti culturali e sociali di una certa rilevanza che risultano a loro distanti o sconosciuti, utilizzando il linguaggio a loro più gradito e vicino. (Fabrizio Miano)

 

fascia d’età consigliata: 5 - 12 anni

durata: 55 minuti circa, a seguire incontro e saluti con la Compagnia  

tecnica utilizzata: musical e fasi interattive

TEMA E TEMATICHE: la creatività, il gioco e la sorpresa ravvivati dal caos e dall’imprevisto.

 

16 e 17 dicembre 2019 - Teatro Il Piccolo di Napoli

Compagnia La Mansarda / Teatro dell’Orco

BABBO NATALE E IL MISTERO DELLA LISTA SCOMPARSA

Spettacolo di Natale

scritto e diretto da Maurizio Azzurro

con Paola Maddalena, Maurizio Parlati, Martina Bertè, Mariano Massa

consulenza Roberta Sandias

musiche Maurizio Azzurro, Celestino Sarnelli

 

Divertente spettacolo d’ambientazione natalizia, con i personaggi caratteristici noti a tutti i bambini: Babbo Natale, la Befana, il folletto tuttofare e la renna. Pretesto della storia è la gran confusione che regna, il giorno della vigilia, nell’ufficio di Babbo Natale, indaffarato a concludere la stesura della lista dei doni da consegnare, smistando la posta con la collaborazione del suo aiutante, il folletto Trock. In tutta questa confusione, viene smarrita la lista dei doni, e così, la consegna dei regali rischia di essere pregiudicata. Babbo Natale indaga: i suoi sospetti, naturalmente, ricadono su Trock, Alfredo e la Befana. Il finale inaspettato prelude il lieto fine, in perfetta armonia con lo spirito natalizio.

Lo spettacolo vuole essere stimolo per approfondire notizie e curiosità sui personaggi della tradizione natalizia. La figura di Babbo Natale, trae origine da San Nicola, il santo turco protettore della città di Bari, che in vita compì numerosi miracoli e aiutò molti bisognosi, pertanto la sua immagine venne identificata con quella di un “apportatore di doni”. La tradizione di San Nicola si diffuse per tutta l’Europa e raggiunse anche l’America. Qui il nome del santo, che gli emigrati olandesi chiamavano Sinte Niklaas, si trasformò in Santa Claus. Nel 1863 il disegnatore Thomas Nast, attribuì a Babbo Natale l’aspetto definitivo, così, in comune con il santo originale, rimase solo la barba. Con il tempo vari elementi fantastici hanno arricchito la leggenda di Babbo Natale: la figura del folletto aiutante, ispirata a quella degli elfi delle fiabe irlandesi, risale al periodo del romanticismo, così come la slitta trainata dalle renne. La figura della Befana, vecchia benefica apportatrice di doni, risale ad antichi riti paganinati per scongiurare il rigore dell’inverno. La festa tradizionale, sopravvissuta all’avvento del cristianesimo,è stata identificata con l’Epifania, la festa dell’Apparizione nella quale si ricorda la visita dei re magi a Gesù bambino.

 

fascia d’età consigliata: 4 – 8 anni

durata: 55 minuti circa, a seguire incontro con la Compagnia

tecnica utilizzata: teatro d’attore, pupazzi e fasi interattive

TEMA E TEMATICHE: la scena urbana e la rappresentazione del mondo e dei sentimenti attraverso l’idea del viaggio nomadico.

 

17 febbraio 2020 - Teatro Il Piccolo di Napoli

Teatro Bertolt Brecht, Formia - Teatri Riuniti del Golfo

PINOCCHIO A TRE PIAZZE

Spettacolo dedicato alla favola di Collodi

di Pompeo Perrone

regia Maurizio Stammati

con Maurizio Stammati, Pompeo Perrone, Dilva Foddai, Chiara Ruggeri, Chiara Di Macco, Stefania Nocca

scenografie Carlo De Meo
musiche Taraff de Metropolitana
costumi Barbara Caggiari
luci Antonio Palmiero

 

Lo spettacolo, scritto da Pompeo Perrone, vuole essere il tentativo di raccontare con le tecniche del teatro di strada la favola di Pinocchio. La strada è il suo palcoscenico: tre le piazze, gli slarghi, le postazioni che verranno allestite per raccontare la favola italiana più famosa e più tradotta al mondo. Allestimenti importanti: scale, trampoli, maschere e giganti, costumi, musiche zigane invaderanno le strade della città, con la loro allegria, la loro forza seduttiva, il loro immaginario fantastico.! ! La prima piazza è dedicata a Mangiafuoco ed al Gatto e la Volpe, la seconda al magnifico paese dei balocchi, la terza alla grande balena; tutto il percorso è arricchito dalle musiche dal vivo e dalle maschere, vere protagoniste dello spettacolo, da una girandola di colori, da un festoso carnevale musicale per il burattino più famoso al mondo.

 

fascia d’età consigliata: da 5 a 10 anni

durata spettacolo: 60 minuti circa, a seguire incontro con la Compagnia

tecnica utilizzata: teatro d’attore, musica dal vivo, pupazzi, maschere, ombre, e fasi interattive

TEMA: giocoso pretesto scenico sull’infanzia quale immenso e irripetibile patrimonio che va curato e protetto.

 

SPETTACOLO DISPONIBILE SU RICHIESTA

Magazzini di Fine Millennio in collaborazione con teatrAzione

DIRITTI IN TESTA

La carta dei diritti dell’Infanzia

con Igor Canto, Cristina Recupito

testo e regia Cristina Recupito 

Premessa

Quando la legge di un paese protegge meglio i bambini di quanto lo sancisca la Convenzione, vale la legge migliore. I diritti non hanno di per sé molto valore, se i bambini non ne sono a conoscenza e gli adulti non sanno come aiutare i bambini a farli valere. Nemmeno le leggi scritte servono a molto se non se ne controlla l'applicazione. I governi dei paesi che hanno sottoscritto la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia sono tenuti a far conoscere i diritti dei bambini e ad applicarli.

 

Note sullo spettacolo

Lo spettacolo racconta di due attori-clown, Didi e Gogo, che dopo una tourneé in lungo e in largo per il mondo, ritornano nel loro teatro per incontrare il pubblico dei bambini e raccontare della scoperta della Carta dei Diritti dell’Infanzia e di come venga scarsamente applicata e rispettata dai Capoccioni della Terra. Il piccolo pubblico sarà coinvolto nelle storie di Malala e di Mustafà partecipando alla loro fuga verso la libertà.

Magazzini di Fine Millennio in collaborazione con teatrAzione, da anni sono impegnati in progetti di teatro e scuola, ancora una volta affrontano un argomento delicato e forse poco dibattuto come quello sui Diritti dell’Infanzia attraverso il linguaggio del teatro, insistendo sull’informazione e sulla conoscenza come forma di difesa e di tutela dell’individuo e della sua libertà.

 

Percorso didattico

Durante lo spettacolo si narrano le vicende di: “Hasib” tratta dai racconti: Storie di bambole e Strani Incontri;  a cura di Marianna Bortone Blasi; Edizioni 10/17, 2006.

“Malala” tratta dal romanzo: Storia di Malala, ‘Candidata al Premio Nobel per la pace 2013’; di Mazza Viviana; Mondadori, 2014. Pinocchio nel paese dei diritti; a cura del Comitato Italiano per L’UNICEF, 2005 - Chiama il diritto risponde il dovere; Anna Sarfatti; Mondadori, 2009. - Crescere diritti. Guida pratica di educazione alla mondialità; Mercedes Mas Solè; Terre di Mezzo, 2008.- Diritti dei bambini in parole semplici; Lorenzo Terranera; comitato italiano per l’UNICEF, 2000.

 

Fascia d’età consigliata: scuola primaria.

Durata: 60 minuti circa senza intervallo + incontro con il pubblico

Genere: prosa

Linguaggi utilizzati: teatro d’attore, d’ombre, di figura

Disponibilità: tutto l’anno

costo del biglietto d’ingresso euro 6,00

TEMA: testimonianza del senso e del valore etico della propria esistenza.

 

SPETTACOLO DISPONIBILE SU RICHIESTA

Compagnia teatrAzione

nel ventennale dalla scomparsa di un simbolo dell’antimafia

PAOLO BORSELLINO - L’ultimo istante

Storia di un giudice italiano

tratto da materiale di pubblico dominio

con Igor Canto, Valeria Impagliazzo, Alessandra Ranucci, Cristina Recupito

testo e regia Igor Canto Cristina Recupito

 

“ Per un uomo è normale avere paura, sempre. L’importante è avere il coraggio di affrontarla “

Paolo Borsellino

 

LA STORIA

Paolo Borsellino nasce a Palermo nel 1940. A soli ventitré anni vince il concorso in magistratura e diventa il più giovane magistrato d’Italia. All'inizio si occupa solo di cause civili, poi passa al penale. A trentanove anni il suo nome balza all’onore delle cronache: Borsellino compare sui giornali per un’inchiesta sui rapporti tra mafia e politica nella gestione degli appalti pubblici. È il 1980, l'anno in cui Cosa Nostra cambia volto: ai vecchi uomini d’onore si sostituiscono i sanguinari corleonesi capitanati da Totò Riina…

 

NOTE SULLO SPETTACOLO

Allestito nel ventennale dalla scomparsa di un simbolo dell’antimafia (19 luglio 1992), lo spettacolo evoca i momenti salienti della vita di Paolo Borsellino: l’infanzia, l’amicizia con Giovanni Falcone, la famiglia, la lotta alla mafia, la vita di giudice…l’ultimo istante.

Uno spettacolo che vuole mettere in evidenza un aspetto inedito di Paolo Borsellino: un uomo con le sue paure, le sue incertezze, le sue passioni, i suoi ricordi. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e della giustizia, non un “eroe” come i media hanno voluto ricordarlo.

Nel Teatro esiste uno straordinario gioco che si chiama il “Se Magico”. Si ha quando l’attore per interpretare un personaggio in una situazione o “circostanza data” si chiede continuamente: che cosa farei se io, adesso, oggi, qui mi trovassi in circostanze simili a quelle del personaggio. Per l’attore il “Se Magico” è il gioco che lo trasporta dalla realtà in un ‘altro mondo’, il solo nel quale possa avvenire la creazione di uno spettacolo teatrale. Ed è proprio in questa dimensione che abbiamo immaginato di incontrare Paolo Borsellino, il giudice assassinato a Palermo dalla Mafia nel 1992, ma per noi ancora vivo nelle sue parole, nei suoi pensieri, nel suo esempio di uomo che ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e della giustizia. Siamo partiti da questi elementi reali per raccontare il nostro incontro immaginario con Paolo Borsellino…

 

PERCORSI DIDATTICI

Partendo dal libro: La mafia spiegata ai miei figli, di Silvana La Spina, tascabili Bompiani, 2006, instaura un dialogo con i ragazzi sulle domande più elementari che riguardano il tema della mafia e della illegalità: ‘che cos’è la mafia?’; ‘Da dove trae il suo potere?’; ‘Perché è così difficile da sconfiggere’?

Raccogliendo gli articoli dei principali quotidiani nazionali nel periodo che riguarda la strage di Falcone e Borsellino (23 maggio e 19 luglio 1992), si costruisce un percorso con i ragazzi nel quale, si racconta delle illegalità locali con le quali conviviamo ogni giorno e dei mezzi che abbiamo oggi a disposizione per contrastarla.

 

 

fascia d’età consigliata: scuola secondaria di I e II grado

durata: 60 minuti circa, a seguire incontro con la Compagnia

tecnica utilizzata: teatro d’attore e video

TEMA: il mito - tra natura, arte e poesia - come memoria sensoriale della cultura italica e mediterranea nelle parole del poeta mago.

 

SPETTACOLO DISPONIBILE SU RICHIESTA
Magazzini di Fine Millennio in collaborazione con teatrAzione
Progetto “TEATRO DELLA LETTERATURA”

VIRGILEIDE suite poetica dall’opera di PUBLIO VIRGILIO MARONE

interpreti, drammaturgia e regia Igor Canto e Cristina Recupito
e con Valeria Impagliazzo e Alessandra Ranucci

”Mantova mi ha dato i natali, i Calabri mi hanno tolto la vita, ora mi tiene la città di Napoli; ho cantato i pascoli, i campi, i condottieri”.
    Un incontro contemporaneo con il Savio gentil che tutto seppe, il mite Publio Virgilio Marone (Andes, 70 a. C. – Brindisi, 19 a. C.) attraverso la sua immortale poesia. Un classico che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.
Un'esplorazione del mondo virgiliano attraverso i versi delle Bucoliche che nascono dal contrasto fra il sogno e la realtà, fra il desiderio di evasione da un mondo sconvolto dall'ingiustizia, dall'egoismo, dall'errore, il turbamento che la dura realtà della vita, sempre e ovunque presente, porta anche in un mondo ideale, costruito e vagheggiato per la pace del proprio spirito; e il racconto dell'Eneide, dove la visione del Poeta si allarga dal mondo arcadico degli umili, dei campi fecondati dal lavoro, al grande mondo della storia e della preistoria d'Italia, in un vasto quadro che abbraccia tutto il Mediterraneo e fonde in una sintesi meravigliosa Oriente e Occidente, civiltà straniere ed italiche, vicende di popoli e di re, di principi e di guerrieri, di umili soldati rimasti per sempre ignoti e di grandi personaggi mitologici.
La performance è già stata rappresentata nel suggestivo piccolo Parco della Tomba di Virgilio e Leopardi, situato in salita della Grotta, nella zona di Piedigrotta a Napoli. La versione strutturata per essere rappresentata in teatro è tratta da un'antologia di brani, delle celebri opere di Publio Virgilio Marone e riproporrà le stesse suggestioni  coinvolgendo il pubblico degli studenti in un luogo magico e misterioso attraverso atmosfere oniriche ed evocative con racconti e storie mitologiche con le forme più consone del teatro contemporaneo.

INDICAZIONI E SUGGERIMENTI  PER UN PERCORSO DIDATTICO
Virgilio, “BUCOLICHE, Ecogla IV”; “GEORGICHE, Libro II, vv. 9 – 13, 323 – 327, 336 – 345”; “ENEIDE, Canto I, II, IV”. 
Bibliografia: Italo Calvino, "Italiani, vi esorto ai classici", «L'Espresso», 28 giugno 1981, pp. 58-68 in: Italo Calvino, Perché leggere i classici, Oscar Mondadori, Milano 1995

fascia d'età consigliata: scuola secondaria di I e II grado
Durata spettacolo: 60 minuti circa in atto unico, a seguire incontro con la Compagnia
genere: prosa - tecnica utilizzata: teatro d'attore
costo del biglietto d'ingresso euro 6,50

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